L’infezione da SARS-Cov 2 (COVID-19), negli ultimi 7 mesi, ha avuto una diffusione mondiale. La manifestazione clinica più frequente è quella di una grave sindrome respiratoria acuta.

Sono stati molto numerosi gli studi scientifici che hanno cercato di determinare quali fossero i fattori di rischio più importanti. Le patologie che comportano un maggior rischio di sviluppare un quadro complicato di infezione da COVID -19 sono l’età avanzata, patologie cardiovascolari o respiratorie croniche, il diabete, l’obesità, la presenza di neoplasie o una giovane età (< 12 mesi) (1).

In Europa e Nord America la prevalenza della Sindrome di Down (SD) è di circa 1:1200 nuovi nati. In questa popolazione di pazienti può essere più frequenta una disfunzione del sistema immune per cui potrebbero essere maggiormente suscettibili alle infezioni. Inoltre la SD è nota per essere associata ad una maggior prevalenza di cardiopatie congenite, sindrome delle apnee notturne, obesità, diabete e prematurità.

Tuttavia, nonostante la SD sia di gran lunga una delle più frequenti cromosomopatie, sono pochi fino ad oggi gli studi che hanno valutato l’impatto dell’infezione da COVID-19 sulla popolazione con SD.

Dagli studi presenti in letteratura sembrerebbe che il tasso di infezione di SARS-cov2 sia lo stesso negli individui con SD rispetto alla popolazione generale (2). Ciò nonostante, proprio per l’aumentato rischio di comorbidità precedentemente descritte legate alla SD, sembra che in questi pazienti l’infezione da COVID-19 potrebbe manifestarsi in una forma più severa e con un maggior rischio di complicanze (ex. Sovrainfezioni batteriche…) (3).

La popolazione pediatrica in generale sembra essere meno colpita dal COVID-19 rispetto agli adulti. Ciò nonostante, in considerazione del fatto che i bambini con SD sono più vulnerabili alle infezioni del tratto respiratorio e potrebbero avere comorbidità associate, anche in questa categoria di pazienti potrebbe esserci un outcome peggiore (4).

Per tale motivo i soggetti con SD sono considerati una categoria di pazienti a rischio (5).

Si consiglia pertanto di seguire le indicazioni fornite per la popolazione generale dall’Istituto Superiore di Sanità: favorire il lavaggio frequente delle mani, utilizzare quando possibile le mascherine, mantenere le distanze, evitare luoghi chiusi o affollati, evitare le attività che non sono essenziali.

Si consiglia inoltre, come gli anni precedenti, di effettuare la vaccinazione antinfluenzale dai 6 mesi di vita. Per quei pazienti che non potessero effettuare la vaccinazione si consiglia la vaccinazione antinfluenzale nei contatti più stretti.

Medici di Vivi Down

Bibliografia:
COVID-19 and Down’s syndrome: are we heading for a disaster? – European Journal of Human Genetics- luglio 2020

Cincinnatichildrens.org

Clinical characteristics of individuals with Down syndrome deceased with CoVID-19 in Italy—A case series. Villani E. et al, AIMG, sett 2020

COVID-19 and Down Syndrome – Callea et Al, Acta Pediatrica, giugno 2020

COVID-19 and Children With Down Syndrome: is There Any Real Reason to Worry? Case Report – Kantar A. et al, Pediatric, luglio 2020